ll 16 giugno scadono i termini per versare l’acconto Tasi ed Imu 2016.
Non sono più soggetti al pagamento dell’imposta: le abitazioni principali e relative pertinenze.
Per tutti gli altri, la prima rata prevede il versamento, tramite F24, del 50% dell’imposta annua, calcolata sulle aliquote ed evantuali detrazioni deliberate dai comuni nel 2015.
Una importante novità per il 2016 riguarda gli immobili concessi in uso gratuito tra genitori e figli (parenti in linea retta di primo grado) per i quali la base imponibile Tasi e Imu è ridotta del 50% .
Il comodatario però non verserà più la Tasi per gli inquilini, se si tratta di abitazione principale.
Chi possiede abitazioni date in locazione è ovviamente soggetto al pagamento di Imu e Tasi, ma se sono affittate a canone concordato è prevista una riduzione del 25% della base imponibile.
Veniamo ora agli inquilini, che continuano a non pagare l’IMU ma per la prima volta lo scorso anno sono stati interessati dall’imposta sui servizi indivisibili (Tasi): se si tratta di abitazione principale non pagheranno più la Tasi, come tutti i proprietari, altrimenti pagheranno una versione light, che va dal 10% al 30%.
Pagano Imu e Tasi le aree fabbricabili, i terreni agricoli e incolti pagheranno l’Imu ma non la Tasi, mentre non versano nulla i terreni ubicati in zone montane, quelli posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli.